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Coronavirus, Bellanova: “Segnalateci pratiche sleali e speculazioni”

No alle pratiche sleali, tanto più durante l’emergenza coronavirus.

Il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali apre una mail dedicata (pratichesleali@politicheagricole.it) che permetterà di inviare segnalazioni da parte di organizzazioni agricole, associazioni di produttori e altri soggetti aggregati su pratiche distorsive del mercato.

“La filiera agroalimentare italiana sottolinea la ministra Teresa Bellanova, in una nota – sta dando dimostrazione di grande responsabilità nel garantire l’approvvigionamento di cibo e bevande ai cittadini italiani. Uno sforzo imponente dal campo fino ai punti di vendita, che vede coinvolte migliaia di lavoratrici e lavoratori. In questo contesto – afferma – non c’è e non ci deve essere spazio per i comportamenti sleali. Vietate prima, intollerabili oggi, anche dal punto di vista etico dobbiamo evitare che si possano attivare pratiche sleali a danno degli anelli più deboli della filiera”. Per questo, annuncia Bellanova, “come Ministero abbiamo deciso di dare la possibilità a organizzazioni agricole, consorzi, associazioni di produttori e soggetti aggregati di fare segnalazioni collettive di richieste anomale da parte degli acquirenti, nel pieno spirito della Direttiva europea 633 del 2019. Chi pensa di poter approfittare di questa fase di emergenza per distorcere i rapporti di filiera non può agire indisturbato. Dobbiamo difendere il lavoro di tutti, nel pieno rispetto dei ruoli e delle funzioni, dimostrando ancora una volta che l’Italia sa unirsi e sa combattere insieme anche nelle situazioni più difficili”.

Le segnalazioni saranno poi inoltrate all’Autorità garante per la concorrenza ed il mercato per evitare speculazioni.​ “Già nel Dl del 2 marzo”, precisa Bellanova, “abbiamo previsto multe da 15 a 60mila euro per chiunque metta in atto pratiche sleali tra acquirenti e fornitori, colpendo il made in Italy e danneggiando la nostra reputazione. Soprattutto in questo momento chi mette in campo concorrenza e pratiche sleali fa un danno enorme al Paese e ai cittadini. Non possiamo consentirlo in alcun modo” conclude. (ANSA)

Coronavirus: Anp-Cia, il sistema sanitario nazionale torni una priorità

La sanità pubblica torni una priorità per il governo del Paese. A dirlo è Anp, l’Associazione nazionale pensionati di Cia, nel ringraziare tutti gli operatori sanitari che da settimane nelle strutture di un’Italia intera, stanno lottando con abnegazione e ininterrottamente, per salvare vite umane dal Coronavirus e tutelare l’assistenza ai malati e agli anziani.

Questa terribile esperienza, sottolinea Anp-Cia, sta mettendo in luce all’estremo, la centralità del Sistema sanitario pubblico e universalista come grande patrimonio collettivo, simbolo di coesione e tutela sociale da mettere al centro del dibattito politico e delle azioni di governo, una volta per tutte e non appena l’emergenza sarà rientrata.

Come associazione nazionale dei pensionati di Cia, Anp chiede, inoltre, che non venga dimenticata, anche in questa fase, la fragilità delle aree interne e dei suoi piccoli centri, dove si trovano gran parte di quelle comunità territoriali tanto importanti per la quotidianità degli anziani e dei pensionati. Per loro restano fondamentali, pur nel rispetto dei decreti vigenti per impedire la diffusione del virus, le piccole attività produttive che tengono in piedi i servizi essenziali e l’agricoltura in ambito locale. E’ una proposta che -specifica Anp-Cia- risponde all’esigenza di dare utilità sociale agli anziani nella filosofia dell’invecchiamento attivo.

Per Anp che si associa ai tanti appelli di Cia, resta inteso che preservare il sistema produttivo agricolo italiano, voglia dire assicurare al Paese, il necessario apporto di beni alimentari sani e di qualità, tutelandone produzione, trasformazione e consumo lungo tutta la penisola. Ne è grande espressione l’iniziativa “I prodotti dal campo alla tavola” promossa da Cia per la consegna a domicilio di prodotti agroalimentari e florovivaistici, attività possibile grazie alla disponibilità degli agricoltori e realizzata con l’associazione dei giovani (Agia) e delle donne imprenditrici, (Donne in Campo), per la vendita diretta (Spesa in Campagna) e agrituristica (Turismo Verde).

“Come pensionati dobbiamo impegnarci su due fronti -interviene il presidente nazionale di Anp, Alessandro Del Carlo- da una parte nel rispettare le regole indicate da governo e organi sanitari, dall’altra attivandoci, dove possibile, in aiuto degli anziani più fragili e soli, tirando fuori un’ulteriore dose di sprint e dimostrandoci più virali e digital di quanto ci si possa aspettare. Protezione Civile, Forze dell’Ordine e associazioni di volontariato ci stanno dando una grande mano -conclude Del Carlo- soprattutto con i disabili e i ricoverati nelle residenze sociali, e di ciò siamo assai riconoscenti”.

Coronavirus: Ismea, provvedimenti straordinari per imprese agricole e giovani

A seguito dell’evolversi dell’emergenza sanitaria e del protrarsi delle misure restrittive per il contenimento del contagio, l’Ismea ha adottato alcuni provvedimenti straordinari per venire incontro alle esigenze delle imprese del settore agricolo e agroalimentare.

In particolare, sono state adottate le seguenti misure economiche:

1. Sospensione di tutte le rate dei mutui con scadenza nell’anno 2020. La quota capitale delle rate sospese potrà essere rimborsata nell’anno successivo a quello di conclusione di ciascun piano di ammortamento, mentre la quota interessi sarà consolidata nel debito residuo e ammortizzata per l’intera restante parte del piano.

2. Esclusione del periodo compreso tra il 1° marzo 2020 e il 31 luglio 2020 dal computo della durata preammortamento dei piani di investimenti autorizzati dall’Istituto. 

3. Estensione automatica delle garanzie Ismea su tutti i finanziamenti già garantiti per i quali viene richiesto l’allungamento della durata dei piani di ammortamento, senza oneri aggiuntivi per le imprese.

4. Liquidazione delle spese sostenute dalle imprese per gli stati di avanzamento lavoro in modalità semplificata.

5. Sospensione dei termini per la realizzazione dei piani aziendali i cui termini di scadenza risultano compresi tra 1° marzo 2020 e il 31 luglio 2020.

6. Sospensione sino al 31 luglio 2020 di tutte le attività di non-performing e di attestazione ai sensi dell’art. 13 comma 4-bis D.L. 193/2016. 

Inoltre, al fine di garantire la più ampia partecipazione dei giovani ed evitare che le misure di contenimento dell’emergenza possano limitare l’accesso alle agevolazioni dell’Istituto:

1. la pubblicazione del Bando per l’insediamento dei giovani in agricoltura è posticipata a data successiva al 31 luglio 2020;

2. Il termine per la presentazione delle manifestazioni d’interesse per la vendita dei Terreni in Banca delle Terre è posticipato al 31 maggio 2020. 

L’Ismea comunicherà eventuali variazioni delle data che si dovessero rendere necessarie in conseguenza dell’evolversi dell’emergenza sanitaria.

Coronavirus: Cia, bene ok a vendita piante e fiori, si acquisti italiano

L’autorizzazione alla vendita di fiori e piante è un primo passo, adesso tocca al Governo rafforzarlo con aiuti concreti ai florovivaisti, valorizzando il Made in Italy anche negli ipermercati e nei supermercati. Esprime soddisfazione, ma non abbassa la guardia, Cia-Agricoltori Italiani dopo il chiarimento dell’Esecutivo sull’attività florovivaistica in questo momento di emergenza nazionale.

Premiato l’impegno della Cia, dunque, adesso occorre valorizzare il prodotto italiano e tocca al Governo rafforzare l’azione per il comparto.

Dopo le numerose sollecitazioni da parte di Cia-Agricoltori italiani, con la Faq pubblicata ieri sera sul sito del Governo, viene consentita, finalmente, la riapertura dei punti vendita di fiori e piante, una boccata d’ossigeno per le 24mila aziende del settore, che con 2.5 miliardi di fatturato rappresentano il 5% della produzione agricola nazionale.

“Non abbiamo risolto tutti i problemi, ma questa prima risposta va nella giusta direzione della tutela dei produttori italiani di fiori e piante -ammette il Presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino-. Auspichiamo adesso un intervento ad hoc da parte del Governo per i produttori ed una reale valorizzazione di fiori e piante Made in Italy negli ipermercati e nei supermercati, dove ancora oggi è possibile notare in bella mostra prodotti provenienti da Olanda e altri paesi esteri”.

Cia-Agricoltori Italiani, da oggi, per rilanciare i consumi, lancia #sceglipianteitaliane che si aggiunge alle campagne in corso #scegliitaliano e #noinonciarrendiamo.

“Bellanova, serve piano agricolo Ue straordinario”

BRUXELLES – Proroga per la presentazione delle domande Pac oltre il 15 giugno 2020 e anticipo degli aiuti, fondo straordinario Ue per lo stoccaggio, risorse straordinarie extra Pac, riprogrammazione delle risorse dello sviluppo rurale non impegnate con nuove misure che rispondano al nuovo scenario, e possibilità per ogni Paese “di agire economicamente, per recuperare le eccedenze e distribuirle alle persone più bisognose”. Sono alcune delle proposte presentate dalla ministra Teresa Bellanova al Consiglio Ue agricoltura, che è in corso in teleconferenza. I ministri stanno discutendo dell’impatto del coronavirus sul settore agroalimentare europeo e delle possibili misure per farvi fronte, assicurando la stabilità e la continuità degli approvvigionamenti. (ANSA)

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Coronavirus, la Regione in aiuto all’agricoltura: oltre 55 milioni di euro liquidati dall’inizio dell’emergenza

Liquidità e proroghe. La Regione interviene anche oggi a sostegno dell’agricoltura della Emilia-Romagna, provata dall’emergenza Coronavirus, dopo aver pubblicato due giorni fa il bando per le aziende agricole montane, finanziato con 12,6 milioni di euro e aver promosso semplificazioni per la richiesta di carburanti agricoli (Uma).

Attraverso Agrea, l’agenzia per i pagamenti in agricoltura, la Regione ha infatti liquidato in meno di un mese oltre 55 milioni di euro (55.683.615) ai beneficiari di diversi canali di finanziamento (Domanda Unica, Ocm, Psr) per un totale complessivo di oltre 2.400 mandati di pagamento elaborati.

E sono in arrivo una serie di proroghe nel settore vitivinicolo, decise sempre da viale Aldo Moro, per andare incontro alle richieste degli imprenditori agricoli, in questo periodo alle prese con grosse difficoltà di approvvigionamento dei materiali di base (pali, fili, barbatelle, ecc.) e reperimento della manodopera necessaria a proseguire e portare a termine i lavori iniziati nell’ambito degli interventi per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti, grazie ai finanziamenti europei.

Analoghe richieste di deroga indirizzate ad erogare gli aiuti sulla base dei soli controlli amministrativi, evitando i sopralluoghi presso le aziende, riguardano altre linee di finanziamento quali domanda unica, misure Psr, Ocm ortofrutta.

La Regione ha disposto il rinvio di una serie di scadenze e adempimenti legati ai bandi varati negli anni scorsi e non ancora del tutto chiusi. Anzitutto è stata prorogata dall’1 al 23 aprile 2020 la scadenza per presentare la richiesta di variante al cronoprogramma dei lavori per gli interventi ammessi a contributo relativi alle campagne 2017-2018, 2018-2019 e 2019-20. In secondo luogo, sempre per le stesse tre campagne, slitta dal 31 maggio al 22 giugno 2020 il termine per il fine lavori (nuovi impianti, impianti irrigui su vigneti esistenti, ecc.).  

Ancora, viene prorogato al 22 giugno 2020, sempre per le tre campagne 2017-2018, 2018-2019 e 2019-2020, anche il termine per presentare le domande di anticipo, pagamento a saldo e svincolo fideiussione. Invece resta confermata per il 31 luglio prossimo la scadenza per la domanda di fine lavori e contestuale richiesta di svincolo della fidejussione per la campagna 2016/2017.

L’assessorato regionale all’Agricoltura, nell’ambito dell’ultima riunione della Consulta, ha inoltre sollecitato le organizzazioni agricole e cooperative a presentare al più presto eventuali proposte di modifica al nuovo bando in gestazione per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti relativo alla campagna 2020-2021, previsto tra fine marzo e inizio aprile.

L’assessore regionale Alessio Mammi afferma: “Diamo liquidità alle imprese in un momento di difficoltà, accelerando il più possibile i pagamenti e proroghiamo le scadenze dove si può per dare più tempo alle aziende per organizzarsi. Queste proroghe rappresentano una prima, parziale, risposta che come Regione abbiamo ritenuto di dare alle richieste di rinvio di numerose scadenze e adempimenti. Richieste espresse dagli operatori del settore nell’ultima riunione della Consulta agricola dedicata al vitivinicolo, in considerazione del difficile momento. Siamo determinati a continuare il pressing nei confronti del ministero dell’Agricoltura affinché conduca una serrata trattativa con la Commissione europea per ottenere deroghe più ampie ai regolamenti comunitari, in particolare per consentirci di liquidare gli aiuti dell’Ocm vino sulla base dei controlli amministrativi, derogando dai controlli in loco, oggi impossibili. Al tempo stesso continuiamo a stringere sulle liquidazioni e stiamo proseguendo il lavoro di ricognizione relativo agli altri bandi del Programma regionale di sviluppo rurale, in stretta collaborazione con le rappresentanze del mondo agricolo, per valutare altri eventuali provvedimenti di proroga, nel caso si rendessero necessari”.

ALLERTA METEO per PRECIPITAZIONI NEVOSE

La Regione Emilia Romagna ha emesso una ‘allerta meteo‘ per precipitazione nevose.

“Per la giornata di domani 26 marzo si prevedono precipitazioni a carattere nevoso su tutta la fascia appenninica – recita il testo -, con valori di neve compresi tra 20 e 40 cm sulle zone di crinale e tra 10 e 20 cm lungo la fascia pedemontana. Episodi di pioggia mista a neve saranno probabili anche in pianura, ad esclusione della fascia orientale. In particolare sui centri urbani lungo la via Emilia si potranno verificare locali temporanei episodi nevosi con modesti accumuli di pochi centimetri. Le precipitazioni nevose sono previste diffuse nella prima parte della giornata, con progressivo innalzamento della quota neve che dal pomeriggio interesserà solo la fascia montuosa e di alta collina. Ventilazione costante da nord-est su tutto il territorio con valori superiori alle soglie in Appennino (intorno ai 60/70 km/h con raffiche di intensità superiore). Mare molto mosso sottocosta, localmente agitato al largo (altezza dell’onda fino a 4 metri), con possibili fenomeni di criticità costiera”.

Gelate notturne, l’allarme di Cia. Risponde l’assessore Mammi

“Non solo alberi da frutto devastati dalla gelata nella prima mattina del 24 marzo, ma anche le bietole: quelle seminate in anticipo forse resisteranno, perchè hanno foglie resistenti, ma le ultime seminate, che stanno cacciando le prime foglie, sono compromesse”. Cia Emilia Centro riporta le segnalazioni che vengono dai produttori agricoli di tutto il territorio regionale, informazioni preoccupanti perchè, a macchia di leopardo, il gelo ha colpito duramente con conseguenze inimmaginabili. “Il repentino abbassamento della temperatura, con temperature che hanno toccato i meno 4 gradi in alcune aree e per tempo prolungato ha compromesso fiori, gemme e frutticini già differenziati. Purtroppo quest’anno c’è stato un rincaro delle polizze assicurative, una protezione passiva che può ristorare, ma solo parzialmente, le perdite di raccolto. sempre di più l’agricoltura subisce le conseguenze del cambiamento climatico che determina condizioni di siccità alternata a momenti di turbolenze atmosferiche che arrecano danni alle campagne”, spiega la Cia.

Risponde l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi: “Già da questa mattina ci siamo subito attivati per verificare l’impatto delle gelate tardive sulla produzione di frutta e verdura e per capire quali possibili meccanismi potremo mettere in campo a sostegno di un comparto fondamentale per l’intera regione. Attraverso Arpae abbiamo fatto una prima mappatura delle zone interessate dalle gelate che riguardano in maniera diffusa tutta la pianura in cui si sono registrati valori inferiori a -5 gradi. al momento e’ ancora prematuro fare una stima precisa dei danni ed e’ bene seguire il sistema di allerta di Arpae per attivare, laddove presenti, sistemi di prevenzione e tutela dei frutteti perchè l’influsso di aria fredda continuerà anche nei prossimi giorni, seppure con punte meno estreme nelle minime”, fa sapere Mammi.

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