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“Ritiro seminativi dalla produzione? Il provvedimento della Regione Emilia Romagna si riferisce prevalentemente a terreni di scarso interesse produttivo già sottratti da decenni alle colture”

È il commento del presidente di Cia Emilia Romagna Stefano Francia sulla misura regionale “SRA26 ACA262”

“Terreni marginali che altrimenti sarebbero improduttivi oppure a rischio di inondazioni perché in prossimità di fiumi o corsi d’acqua: di questo tratta il provvedimento della Regione Emilia Romagna che con la misura “SRA26 ACA26 Ritiro seminativi dalla produzione” che consente così di proseguire impegni assunti su terreni non coltivati da decenni”.

È il commento del presidente di Cia Emilia Romagna, Stefano Francia, che indica come quelle superfici siano di scarso interesse dal punto di vista della produzione “invece con quel provvedimento viene, di fatto, impedito il ritiro dalla produzione di altri terreni fertili – aggiunge Francia – quando la nuova Pac, Politica agricola comunitaria, impone una percentuale del 4% delle superfici da sottrarre alle colture, il ché equivale, in tutta la regione Emilia Romagna ad oltre 30 mila ettari, contro i circa 400 che stabilisce la norma regionale”.

“Viene così soddisfatto, inoltre, il rafforzamento della protezione ambientale e l’azione per il clima per contribuire al conseguimento degli obbiettivi dell’Unione europea

Viene così soddisfatto, conclude il presidente Cia, Francia, “il rafforzamento della protezione ambientale e l’azione per il clima per contribuire al conseguimento degli obbiettivi dell’Unione europea in materia di ambiente e di clima come previsto dal Psp, Piano strategico per la Pac, 2023-2027”.

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