FERRARA

COMUNICATI STAMPA FERRARA

Per l’agricoltura del futuro occorre un distretto dell’agroalimentare ferrarese

Il settore agricolo cresce nella provincia di Ferrara, in controtendenza rispetto al trend economico generale che vede il saldo negativo tra apertura (333) e chiusura delle imprese (350). Secondo i dati diffusi dalla Camera di Commercio di Ferrara – elaborazione di dati InfoCamere e Movimprese – nel periodo luglio-settembre, infatti, l’agricoltura ha registrato un aumento delle aziende, che sul territorio sono adesso 7.787. Una situazione, quella dell’economia ferrarese, unica nella nostra Regione perché in tutte le altre province prevalgono, in generale, le aperture di nuove attività rispetto alle cessazioni.

Secondo Cia – Agricoltori Italiani Ferrara, le aziende agricole sono un patrimonio capace di trascinare l’intera economia del territorio, ma si tratta di un patrimonio che va “distrettualizzato”, e deve dialogare con altri comparti, come spiega il presidente provinciale Stefano Calderoni.

“Leggendo i dati relativi all’andamento del settore agricolo – commenta Calderoni – sarebbe facile pensare che la nostra agricoltura, tutto sommato, gode di buona salute, perché è sostanzialmente stabile e in leggera crescita. Ma l’apertura di nuove aziende agricole, per quando importante e positiva, non basta da sola a rilanciarla. Perché la nuova azienda, magari condotta da un giovane agricoltore, si troverà comunque a lavorare in un sistema “vecchio”, dove l’impegno profuso a coltivare e commercializzare prodotti di qualità non basta più.

Serve, invece, un vero e profondo cambiamento di contesto, nel quale l’agricoltura intesa come produzione non sia più “da sola”. Per questo a Cia Ferrara – continua Calderoni – pensiamo che sarebbe fondamentale creare un vero e proprio distretto dell’agroalimentare ferrarese, che integri agricoltura d’eccellenza, servizi, formazione e anche turismo. Un distretto innovativo, a forze connotazione hi-tech, che potrebbe svilupparsi grazie a una partnership con l’Università di Ferrara e startup del settore digitale – anch’esso in crescita nel ferrarese, insieme alla ristorazione – e diventare una vera e propria fucina d’innovazione. Importante sarebbe, inoltre, favorire i progetti di ricerca sull’agroalimentare e l’Alta formazione, perché non è pensabile che i giovani che vogliono specializzarsi e investire sul loro futuro in agricoltura, non trovino sul territorio dei percorsi adeguati e debbano andare in un’altra città, con il rischio che vi rimangano e portino la loro competenza altrove. Si tratta di un’operazione così importante – conclude il presidente Cia – che siamo aperti a un confronto con qualsiasi soggetto che voglia mettersi attorno a un tavolo e parlare seriamente della creazione del distretto, dall’Università ai rappresentanti politici, fino alle associazioni di categoria che sono il filo conduttore dell’economia del territorio e dovrebbero unire le forze per il bene della nostra agricoltura.”

 

Fatturazione elettronica: tempo perso e oneri per le imprese agricole

Tra qualche mese non sarà più possibile produrre una fattura d’acquisto o di vendita con un qualsiasi programma digitale, stamparla e portarla all’associazione per la registrazione. Occorrerà produrre l’ormai nota fattura elettronica, introdotta dalla Legge di Bilancio 2018 e definita nel Collegato alla Legge di Bilancio 2019. L’obbligo di fatturazione digitale tra privati – nei rapporti commerciali tra professionisti e Pubblica Amministrazione era già in vigore – prevede l’utilizzo di uno specifico sistema informatico e di in un particolare formato (xml) che consente di inviarla attraverso il Sistema Interscambio dell’Agenzia delle Entrate (SDI), che si occupa di notificarla a clienti o fornitori.

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Soia: il mercato penalizza il Made in Italy

I primi prezzi della soia quotati dalla Borsa di Milano e Bologna, appena al di sopra dei 30 euro al quintale, non soddisfano i produttori ferraresi di Cia – Agricoltori Italiani Ferrara, che devono fare i conti anche con un’annata produttiva che mostra notevoli differenze tra una zona e l’altra del territorio.

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Con Agricoltura Insieme progettiamo il futuro

Produrre zafferano solidale, impiegando persone con disabilità e, allo stesso tempo, affiancare un aspirante agricoltore per insegnargli tutti i segreti del “mestiere”. Questo l’obiettivo della startup nata a Portomaggiore, nell’ambito del nostro progetto “Agricoltura insieme”. L’idea è venuta a due imprenditori agricoli: Gianfranco Tomasoni, di Bando di Portomaggiore (Fe) e Filippo Grego, di Longastrino (Fe) che hanno deciso di unire le risorse e aprire una nuova realtà nell’ambito dell’agricoltura sociale.

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Agea deve rispondere sul contributo per il grano duro

L’agenzia governativa è in forte ritardo sul pagamento dell’aiuto a sostegno delle crisi di mercato e non fornisce risposte esaustive per giustificare la mancata erogazione

Il provvedimento a sostegno della crisi di mercato del grano duro è datato novembre 2016, le domande sono state presentate nel 2017, ma gli agricoltori non hanno ancora ricevuto nulla da Agea, l’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura. A disposizione c’erano circa sette milioni di euro, destinati ai produttori di grano duro di qualità a livello nazionale per compensare, almeno in parte, la costante crisi dei prezzi dei cereali. Cia – Agricoltori Italiani Ferrara denuncia il forte e ingiustificato ritardo nei pagamenti di un aiuto che può diventare un sostegno importante al reddito delle aziende, come spiega Sandra Capozzi, responsabile del CAA (Centro di Assistenza Agricola) dell’associazione.

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La filiera del pomodoro ostaggio delle aste al ribasso

Un prodotto di qualità e una filiera “etica” vengono svalutate da giochi commerciali che penalizzano la produzione e favoriscono lo sfruttamento dei lavoratori

FERRARA – La filiera del pomodoro messa all’asta dalla Grande Distribuzione, che acquista dall’industria il prodotto trasformato a prezzi stracciati e lo vende a cifre talmente basse, che fanno sembrare nullo il suo valore. Cia Ferrara denuncia questi meccanismi poco virtuosi e difende il pomodoro ferrarese che, diversamente da quello che accade in altre zone produttive, viene prodotto attraverso un percorso di qualità, senza sfruttare i lavoratori.

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Agrinsieme Ferrara: le eccellenze italiane volano in Giappone

“Il mercato giapponese rappresenta una grande opportunità per i prodotti d’eccellenza italiani e magari tra qualche anno sarà assolutamente normale vedere la nostra Pera Abate Igp sugli scaffali dei supermercati del Giappone – spiega Stefano Calderoni, coordinatore di Agrinsieme Ferrara. Per il coordinamento, che riunisce le principali associazioni agricole e cooperative agroalimentari, è certamente positivo l’accordo di scambio commerciale tra Unione Europea e Giappone, siglato a Tokyo lo scorso 17 luglio.

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Giù le mani dalle eccellenze emiliano-romagnole

Assurda l’idea che Prosciutto di Parma e Parmigiano possano essere accompagnati da etichette che ne evidenziano i rischi, come pacchetti di sigarette 

 

FERRRA – Prosciutto di Parma, Parmigiano Reggiano, Grana Padano, ma anche il nostro olio extra vergine di oliva e i vini doc considerati dall’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) alimenti dannosi per la salute dell’uomo. Per Stefano Calderoni, presidente provinciale di Cia – Agricoltori Italiani Ferrara si tratta di un’assurdità che va assolutamente fermata, perché mette a rischio il sistema produttivo italiano di alta qualità.

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Cambiano le regole per i pagamenti

Le disposizioni della legge finanziaria 2018 per la tracciabilitàprevedono che dal 1° luglio 2018 i datori di lavoro o committenti dovranno corrispondere ai lavoratori la retribuzione e ogni suo anticipo, attraverso bonifico bancario o postale

Danni per forte grandinata nel mesolano

Una grandinata accompagnata da un vento fortissimo ha provocato, lo scorso 16 luglio, danni ingenti alle colture nella zona di Mesola. Un fenomeno come sempre improvviso, che ha colpito a “macchia di leopardo” e non ha lasciato scampo, in particolare, ai pomodori precoci già pronti per la raccolta.

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